ANQUAP – 24/09/2018 – CONTRIBUTO PROFESSIONALE – OBBLIGO DI COMUNICAZIONI ELETTRONICHE NEGLI APPALTI PUBBLICI
ANQUAP – 24/09/2018 – CONTRIBUTO PROFESSIONALE – OBBLIGO DI COMUNICAZIONI ELETTRONICHE NEGLI APPALTI PUBBLICI
LA DIRETTIVA 2014/24/EU DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 26 FEBBRAIO 2014 SUGLI APPALTI PUBBLICI, ABROGATIVA DELLA DIRETTIVA 2004/18/CE ED IL SUO RECEPIMENTO NEL D.LGS. N.50 DEL 18 APRILE 2016
Il 18 ottobre 2018 scatta l’obbligo di utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici nello svolgimento di procedure di gara delle stazioni appaltanti pubbliche e degli enti aggiudicatori.
Con il presente contributo proviamo, come di consueto e senza alcuna pretesa di esaustività, a capire cosa cambia in conseguenza di tale innovazione da quella data, anche per le istituzioni scolastiche autonome di ogni ordine e grado, nell’esperimento delle procedure di gara per l’acquisizione di forniture di beni, prestazioni di servizi ed esecuzione di lavori.
L’abbandono della modalità di comunicazione cartacea tra stazioni appaltanti e imprese in tutta la fase di gara trae origine da una normativa comunitaria, precisamente, tale obbligo è stato introdotto dalla Direttiva 2014/24/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici, abrogativa della Direttiva 2004/18/CE, nello specifico dall’art. 22 “Regole applicabili alle comunicazioni”.
L’obbligo nasce, con l’Italia annoverata tra i primi Paesi promotori, nei primi anni 2000 con il dichiarato intento di abbattere i costi di partecipazione alle gare per i piccoli imprenditori e con l’esigenza di certezza e trasparenza negli appalti pubblici.
L’intento profondamente innovativo, che si può cogliere “de plano” dalla lettura dei commi 1 e 3 e da quanto indicato nel “considerando” 52 della Direttiva comunitaria 2014/24/EU, è quello di promuovere l’introduzione dell’uso dei mezzi elettronici di comunicazione quale strumento principe in grado di accrescere e garantire l’efficacia e la trasparenza delle procedure di appalto pubblico nell’area dell’Unione Europea, con il dichiarato fine di accrescere la celerità ed funzionalità delle comunicazioni, superando il vetusto scambio epistolare.
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